A Vidalengo, frazione di Caravaggio, La piazza dei sapori –Bontà ritrovate è dal 1996 un punto di riferimento e indirizzo per la spesa di tutti i giorni e per la gastronomia, con veri e propri menù dall’antipasto al dolce a disposizione. Il locale è portato avanti con passione da Omobono Alessandro Maroni e dalla moglie Piera Maria Giussani, per tutti Rino e Pierina, che hanno rilevato l’antico ex panificio Oldoni, nato come forno a fine Ottocento, cui si affiancò nel secondo dopoguerra la licenza dei tabacchi fino alla trasformazione negli anni Settanta in mini-market. L’attuale patròn Maroni, dopo una vita dai mille mestieri, dal geometra al promotore finanziario, ha deciso di seguire la sua passione per gastronomia e mondo del food, già portata avanti nel tempo libero con l’allevamento di vacche di razza Frisona, rilevando il mini-market, unico punto per gli acquisti sotto casa del paese. Tra ristrutturazioni ed evoluzioni nella proposta, il locale ha abbracciato negli anni diverse formule, fino ad arrivare all’attuale proposta che affianca caffetteria (introdotta nel 2010), cucina e gastronomia (dal 2003, anno di ristrutturazione completa del locale), salumeria e rivendita di alimentari e prodotti tipici. Fiore all’occhiello de La Piazza dei Sapori la produzione di polpette, che ogni settimana vanno letteralmente a ruba. La ricetta ideata da Maroni racchiude in 90 grammi (non uno in più né uno in meno) un mix di sapori che conquista grandi e piccini: dal prosciutto cotto al crudo, dal pollo all’arrosto, c’è solo da sbizzarrirsi nella scelta. Le ricette variano di continuo e ogni giorno clientela di passaggio e di fiducia del paese e da fuori può contare su una proposta di menù varia ed equilibrata, oltre che trovare qui un indirizzo ideale dalla colazione al pranzo, alla spesa dell’ultimo minuto per la cena. In vendita anche carni selezionate, pane, frutta e verdura e una selezione di etichette nei vini. Da segnalare, la presenza di un murales di 5 metri per 4 realizzato dall’artista Wiz Art, che rappresenta l’interno di una stanza di una cascina con dei bambini affacciati alla finestra che osservano il lavoro nei campi. Un altro desiderio realizzato da Rino Maroni, da sempre appassionato di street art, che ha scelto di dare nuova personalità e valore a una parete bianca del suo negozio, affidandosi all’artista William Gervasoni, in arte Wiz Art.
Il Panificio Suardelli nasce a Piano di Gaverina, frazione di Gaverina Terme, grazie alla passione per l’arte bianca di “nonno” Giovanni Suardelli che ogni notte impastava a mano per produrre pagnotte che cuoceva nel suo forno a legna grazie anche all’aiuto della moglie “nonna” Giovanna Patelli e dei figli Sergio (al quale trasmetterà la passione e l’amore della panificazione), Francesco e Giacomo. Nel 1967 rileva ad Urgnano il panificio della famiglia Brugali e trasferisce l’attività dalla Val Cavallina alla “Bassa”. L’attività si caratterizza per la qualità della produzione di pane, venduto sia all’ingrosso che nel punto vendita insieme ad altri generi alimentari. Nel 1983 Sergio prosegue l’attività dei genitori insieme alla moglie Giulia Zatti con cui nel 1993 costituisce la società in nome collettivo. Sergio e Giulia diversificano la produzione di pane e potenziano la produzione di focaccia, pizza e pasticceria da forno. Qui “papà” Sergio e “mamma” Giulia, hanno sviluppato e fatto crescere il panificio seguendo sempre la tradizione, con particolare attenzione alla qualità delle materie prime utilizzate nella realizzazione dei prodotti, da sempre apprezzatissimo infatti il nostro pane soffiato realizzato da Sergio e le frittelle alle mele e i frollini realizzati da Giulia. Con l’arrivo in azienda nel 2008 del “figlio” Andrea, si è iniziato anche a utilizzare la pasta di lievito madre e realizzare i lievitati da ricorrenza, il panettone e la colomba, a sviluppare nuovi pani e a utilizzare nuovi cereali per la panificazione e farine con grani locali, a partire dal progetto Aspan dedicato alla filiera corta QuiVicino. Nel dicembre 2023 Panificio Suardelli entra a far parte delle attività storiche di Regione Lombardia. Da sempre riforniamo dei nostri prodotti diverse rivendite di pane e ristoranti, ma è verso la fine degli anni Novanta che si è sviluppata maggiormente l’attenzione alla ricerca e sviluppo nel soddisfare le particolarità e attenzioni che la ristorazione da cerimonia richiedono, con grissini particolari e panini mignon di vari sapori, per accompagnare al meglio i menù degli chef, che porta ad avere anche esperienza nell’attenzione e cura al cliente per una qualsiasi. Il panificio è composto da una parte produttiva e una di vendita comunicanti, oltre a un magazzino. L’unità locale situata a Urgnano in via Locatelli, 8, e si compone di locale adibito alla vendita e da un laboratorio con annessi servizi e magazzino. L’esercizio è dotato di banco per la vendita di prodotti da forno, banco frigorifero per vendita di prodotti alimentari freschi, frigorifero, bilance, registratore di cassa. Il laboratorio è dotato di un forno da pane, due impastatrici a spirale, una planetaria, un cilindro, una spezzatrice, una bilancia, una stampatrice con carrello, un gruppo, un banco di lievitazione, un secondo banco da lavoro semplice, oltre ad attrezzature d’uso. Il negozio è stato rinnovato nel 1986, mentre il laboratorio di panificazione è stato ristrutturato e ampliato nel 1994.
Nasce come panificio, asseconda i tempi come rivendita di pane e negozio di alimentari, fino a diventare oggi minimarket. E’ il 1953 quando Carlessi Mario, all’età di 13 anni, inizia il suo percorso in un panificio di Pagazzano come aiuto laboratorio e garzone. Si trasferisce poi a Milano sempre in un forno per panificazione dove acquisisce sempre più esperienza fino a quando, nel 1964, abbandona Milano e continua il lavoro di panettiere come dipendente a Castel Rozzone: di notte con le mani in pasta a seguire produzione e lievitazione e di giorno in sella alla sua bici (che tutt’oggi è in utilizzo) parte per le consegne a domicilio. Nel 1966 i titolari, intravedendo lo spirito imprenditoriale del giovane e la sua passione, gli chiedono se vuole rilevare l’attività. Il forno è il suo cuore e il suo pane e quindi accetta senza indugio.
Nel 1967 sposa Vittorina e insieme, con non pochi sacrifici, continuano e fanno crescere l’attività.
Nel frattempo nasce Loredana, in una stanza gelida sopra la bottega, anche se il locale con il forno funge da incubatrice. Poi nasce Marinella e infine nel 1979 Luigi. La famiglia si trasferisce a Brignano Gera d’Adda e l’attività abbandona la produzione di pane fresco e si trasforma in rivendita per un panificio della zona, oltre che di altri generi, alimentari e non. Nel 1985 il negozio viene radicalmente ristrutturato e ampliato. Nel 1992 per Mario è giunta l’ora della pensione, e subentrano cosi le due figlie, sotto l’occhio vigile e con il supporto costante della maturata esperienza di papà e mamma. Le figlie continuano l’attività, nel solco della tradizione e degli insegnamenti di Mario e Vittorina. Si segue la loro impronta sia a livello umano, basato sulla simpatia, cortesia e disponibilità, sia lavorativo, tenendo sempre alta la qualità dei prodotti e cercando col tempo di migliorare ed ampliare sempre di più la scelta merceologica offerta ai propri clienti. Oggi l’attività si è trasformata negli anni da semplice bottega di panificazione in un minimarket vero e proprio, che riesce ad offrire una vasta gamma di salumi, carni e formaggi di primissima qualità, oltre a frutta e verdura e specialità locali. Da anni alla proposta alimentare si è affiancato un fornito reparto di casalinghi, giocattoli e generi di cartoleria per soddisfare tutte le richieste, sempre al servizio, come dal 1966, del cliente.
Half Crown Pub nasce ad Antegnate all’inizio dell’estate del 1996, quando Raffaella Andreini decide di abbinare con fortuna un’ampia proposta di ristorazione all’intrattenimento serale, in un locale poliedrico che ancora oggi trova la sua forza nell’essere un apprezzato luogo di incontro. La cucina sposa abbinamenti con birre artigianali e intrattenimento, con una proposta di ristorazione che spazia dalla paninoteca al grill, dalla pizza a piatti ricercati, per pause pranzo e cene informali o eventi. La location, un ex cascinale con cortile con ampio parcheggio, è in posizione strategica, a due passi dalla strada statale Milano-Brescia e adiacente alla provinciale Bergamo- Crema, vicinissima ai caselli di uscita dell’ autostrada Brebemi sia di Calcio che di Romano di Lombardia, il che ne fa una meta di ritrovo per tutta la Bassa Bergamasca. Difficile dare un’etichetta a un locale che sa trasformarsi ed evolvere nel corso della giornata, dalla pausa pranzo, all’aperitivo fino a tarda ora: meta per una cena in famiglia a inizio serata, è punto di ritrovo per compagnie e giovani, pronti ad animare il locale e a fare le ore piccole. Half Crown Pub propone nel corso dell’anno diverse feste a tema e in settimana organizza eventi speciali, oltre all’appuntamento fisso con il karaoke. Arricchiscono la proposta di intrattenimento serate di degustazione a tema e animazione. Il pub viene inoltre scelto come location per eventi privati e ricorrenze speciali, dalle feste o cene aziendali, a party di compleanno e laurea, con menù e proposte sempre personalizzate. La versatilità e qualità della cucina e della proposta gastronomica rappresentano il punto di forza del locale, con un menù con oltre 70 tipi di pizza, classica, con farina di kamut, integrale o senza glutine per intolleranti, oltre alla pinsa romana in versione gourmet. Non manca una proposta di piatti tipici bergamaschi e taglieri con salumi e formaggi del territorio, che affianca specialità di terra e di mare e alcune ricette messicane, da nachos a chili a fajitas. In carta piatti vegetariani e vegani. E per una pausa veloce o uno snack spezza fame, in carta bruschette, insalatone e panini. Attenta anche la proposta di infusi e tisane e cioccolateria. Curata la carta dei vini, dei distillati. Golosa la proposta dei dolci, dalle torte ai semifreddi ai frappè, preparati con gelato artigianale. Per raggiungere la propria clientela durante l’emergenza sanitaria, il locale ha attivato il servizio delivery, che prosegue tutt’oggi, raggiungendo 13 comuni.
La profumeria “Controcorrente” di Treviglio , inaugurata da Federico Selvaggio nel 1997, ha spento il 16 aprile 2022 25 candeline. Un primo traguardo per una famiglia che dalla fine degli anni Ottanta si è specializzata nella commercializzazione di profumi, cosmetici e accessori. Ad aprire il primo negozio nel 1989 a Romano di Lombardia, su idea di Giambattista Selvaggio, rappresentante nel settore bigiotteria, è la mamma di Federico Selvaggio, Maria Recanati, affiancata dalla cognata Maria Dolens Selvaggio. Nel 1991 Maria Recanati apre a Martinengo la seconda profumeria, dove la affianca il figlio Federico, dopo gli studi, l’anno di leva e una breve parentesi lavorativa in fabbrica. Nasce di lì a poco l’idea di triplicare l’esperienza di avvio di negozi in questo settore portata avanti dalla famiglia. Individuata una sede interessante, inaugura così a Treviglio nel 1997 la profumeria Controcorrente, in Viale Cesare Battisti, che si contraddistingue per la proposta di cosmetici e profumi delle più affermate case. Nel 2005, vista la pressante concorrenza delle grandi catene, Federico Selvaggio e la moglie Roda Mohamed Said, decidono di specializzarsi in profumi d’autore e particolari e di puntare sulla scelta di prodotti tricologici professionali destinati sia a parrucchieri che al pubblico, con vendita sia al dettaglio che all’ingrosso. Oggi la profumeria è un punto di riferimento per il settore, con fornitura di prodotti innovativi, accompagnati dagli insostituibili consigli esperti di Roda Mohamed Said.
La storia del Ristorante Amalfitano di Calcinate comincia nei primi anni ’60 quando Igino Proto si trasferisce da Amalfi a Monza, dove conosce Maria Agazzi che lavorava come infermiera. Raggiunta la pensione, Igino e Maria aprono un piccolo ristorante nel Monzese ma Maria, originaria di Calcinate, preferisce trasferirsi nel suo paese natale e, nel 1980, prendono in affitto un locale e aprono il ristorante Amalfitano, in onore delle origini del marito Igino.
Qualche anno più tardi, nel 1985, i due coniugi decidono di spostarsi di circa 400 metri e coronare il loro sogno comprando un immobile: il ristorante Amalfitano diventa quindi uno dei primi nella Bassa bergamasca a proporre nel suo menù anche la pizza. E con numeri da record: nel fine settimana Igino sfornava infatti dalle 600 alle 700 pizze a sera.
Nel 1992 Igino e Maria lasciano l’attività ai due figli Gianmichele e Mariateresa e al nipote Severino Matteo. Gianmichele e Matteo decidono di apportare delle prime modifiche, inserendo all’ingresso l’esposizione e la vendita di prodotti amalfitani, in particolare delle tipiche ceramiche dipinte a mano. In cucina lavora anche Antonio di Gaetano, cugino di Gianmichele, mentre Mariateresa si occupa dei dolci, sempre fatti in casa. Matteo, invece, si occupa della pizzeria e Gianmichele della sala e di tutta la parte gestionale.
Tutto ha inizio nel 1933 quando Giuseppe Toffetti, con la moglie Santina, decide di avviare una piccola attività di bar, ristorante e vendita di piante e sementi a Brignano Gera d’Adda. Nel 1935 i due coniugi decidono di allargare la proprietà e di costruire un campo da bocce. Erano gli anni del fascismo e Alfredo, anche se piccolino, ricorda bene quando al bar entravano i soldati tedeschi e chi stava giocando a bocce doveva abbandonare il campo immediatamente per lasciare spazio a loro. Giuseppe è stato anche un precursore del catering: i contadini benestanti gli chiedevano infatti di preparare dei banchetti da portare in fattoria in occasione di matrimoni e altre ricorrenze o di cucinare i loro animali da cortile direttamente in fattoria.
Alfredo, figlio di Giuseppe e Santina, è cresciuto all’interno del bar e fin da piccolo ha sempre aiutato i genitori. Nel 1969 inizia ad affiancare Giuseppe in cucina per rilevare poi nel 1973 l’attività dal padre. Alfredo, a sua volta, ha cresciuto suo figlio Paolo all’interno del bar insegnandogli il mestiere e dal 2004 a guidare l’attività è proprio Paolo, terza generazione di Toffetti nella gestione del Bar San Rocco.
Nel 1981 fu la mamma Elisa a dare inizio alla storia di Arte e Fiori a Osio Sopra. Elisa, che in quel periodo lavorava come infermiera, coltivava da sempre l’amore per i fiori e quando venne a conoscenza della probabile cessione dell’attività di famiglia, si licenziò senza indugi lanciandosi in questa nuova avventura imprenditoriale che continua tutt’ oggi nell’affiancare il figlio Massimo a cui ha tramandato la passione per i fiori.
Già da bambino, infatti, Massimo si recava in negozio per aiutare la mamma e dopo un percorso di studi diverso e un lavoro nel settore automotive, nel 2009 decide di lasciare la carriera lavorativa per subentrare a pieno titolo nell’attività della mamma. Dopo aver seguito corsi professionali Federfiori come Fiorista Europeo e successivamente le superiori come Flower Designer, Massimo ha dato una svolta al negozio, arricchendolo di idee, novità e un’impronta più moderna.
L’attività è nata nell’aprile del 1979 quando Lidia Brozzoni insieme alla sorella Gemma ha acquistato l’attuale stabile per intraprendere una nuova attività di ristorazione. Insieme hanno creato una trattoria con piatti casalinghi e del territorio che fin da subito hanno conquistato una vasta clientela.
A premiare il ristorante non è solo la cucina ma anche la sua posizione: la vicinanza del Santuario della Madonna fa sì che durante i fine settimana e le festività ci siano moltissimi clienti.
Dagli inizi molte cose sono cambiate: nel 2001 Lidia ha acquistato l’intero stabile e negli anni il locale ha subito diverse ristrutturazioni e cambi di personale importanti.
Nel 2008 il ristorante è stato acquisito dal figlio Davide che ne ha cambiato completamente aspetto e filosofia. La trattoria è diventata un ristorante che propone una cucina semplice centrata sui sapori mediterranei e locali. Alla fine del 2019 è stata ristrutturata la cantina: una sala dell’Ottocento ospita una selezione di vini italiani e esteri prestigiosi.
Il ristorante ha buone recensioni su Google Business, Tripadvisor, Facebook, e questo spinge il patron Davide a mantenere inalterata la tipicità e identità della cucina.
La macelleria ha una storia antichissima che risale al 1830 ed è testimoniata da una documentazione conservata nel Comune di Caravaggio. L’attività si è tramandata di padre in figlio in tutti questi anni ed è rimasta ubicata sempre nel luogo originario, in via Moriggia al civico 6. Nel corso degli anni alla vendita di carne si è affiancata quella di salumi, formaggi, vini e altri generi alimentari.