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Il negozio è specializzato nella vendita e nella affinatura di formaggi tipici e specialità casearie di tutta Europa. La bottega si trova nel centro storico di Clusone ed è in attività dal 1952. L’ha aperta Giovanni Bigoni, e poi è passata ai nipoti Giovanni e Francesco Giudici. Più tardi si sono uniti a loro i figli Enrico e Alessandro.
Oggi è Enrico che porta avanti la tradizione di famiglia, all’insegna della genuinità, della cura quotidiana che il formaggio richiede e con l’impegno di offrire un prodotto all’altezza dei fondatori.
Nel corso degli anni il negozio ha ricevuto riconoscimenti da parte di stampa e delle autorità locali.  Nel 2012 è arrivata la qualifica regionale di “Storica Attività” per i 60 anni di lavoro.
Il negozio ha una clientela fatta degli abitanti delle valli, ma anche dei numerosi turisti che da sempre amano soggiornare in questa elegante località grazie al clima fresco delle montagne.

Nel 1971 Mansueto Testa, conosciuto come il ‘Baffo’, e sua moglie Eliana si sono innamorati di questa struttura immersa nel verde adibita a ristorante-pizzeria con campi da tennis e un grande parco giochi per bambini e l’hanno ritirata.
Il locale era stato creato da un signore di nome Bruno ma i suoi nipoti non non erano interessati  a proseguire l’attività, così ci hanno pensato Mansueto e Eliana. Da più di vent’anni sono affiancati in questa avventura dalla figlia Pamela, che è in sala con la mamma, e dal genero Claudio che lavora in cucina con ‘Baffo’.
È un bell’esempio di impresa famigliare e un ottimo indirizzo per apprezzare una cucina tradizionale che si rinnova in ricette fresche senza tradire le radici bergamasche .
Il ristorante sorge in una splendida e incontaminata area verde, costeggiata ora come allora dal fiume Serio, da qui il nome Isola mentre Zio Bruno è in onore al suo primo patron.

La costruzione è originaria del 1600 ed è adibita a locanda dalla fine del XVIII secolo. Allora si chiamava Locanda Servalli ed era un luogo di sosta per i viandanti che si trovavano a Clusone (dove ora c’è la veranda venivano parcheggiati i cavalli).
Nel 1950 Giovanni Zanoletti “Casamalì” e Franca Balduzzi presero in gestione il locale che divenne ben presto luogo d’incontro e passatempo per gli uomini del posto. Si incontravano finito il lavoro per una partita a carte, due tiri con le freccette o due gettoni alla rana e trascorrevano la serata bevendo vino rosso e mangiando quello che Franca proponeva. Il piatto del giorno era uno solo: poteva essere trippa, punta ripiena, casoncelli, tortellini, gallina ripiena, casoeula, brasato, salmì di lepre, uccellini.
Con l’arrivo della televisione verso la metà degli anni ’50 anche le donne cominciarono a entrare in trattoria per vedere le prime trasmissioni in bianco e nero. Il lavoro via via aumentò sempre più. Con l’arrivo a Clusone negli anni ’60 dei villeggianti, l’attività si ampliò e divenne anche albergo.
Nel 1990 la gestione dell’attività passò in mano alla figlia Anna e al marito Mario, ma la cucina rimase ancora per molti anni il regno di Franca.
Le camere e il ristorante negli anni si sono ampliati e completamente rinnovati. E così anche il menù. Dal 2005 in cucina il testimone è passato da nonna Franca al nipote.
Nel 2007 al piano terra si è annessa una pizzeria che fa anche servizio da asporto e dal 2010 l’albergo ha anche una suite.
Di generazione in generazione l’attività si è rinnovata di continuo ma ha mantenuto un’atmosfera  familiare e una cucina tradizionale.
Si trova a tre minuti a piedi dal Museo Arte Tempo di Clusone e a due km dal Parco Avventura in Pineta.

 

Nel 1919 Giacomo Scainelli decise che a Parre, Alta Valle Seriana, serviva un negozio di alimentari. Detto fatto, Giacomo aprì una piccola bottega di alimentari freschi e in scatola. Nella gestione del negozio lo aiutarono la moglie Lucia Cominelli e ben nove figli.
Allora la bottega ospitava anche un’osteria e  un telefono pubblico.
Nel 1970 l’ultimo dei figli, Alessandro, con la moglie Letizia, ristrutturò il negozio per renderlo più moderno e lo trasformò in un market.  Oggi l’attività è proseguita dalle nipoti Paola e Lucia.
Se gli ambienti oggi sono tutti nuovi due cose non sono cambiate: la prima è che, oggi come allora, si trovano i famosi ‘scarpinocc’, fiore all’occhiello della tradizione gastronomica di Parre, ravioli di magro dalla caratteristica forma e dal gustoso ripieno a base di formaggio, pane uova, genuino e molto apprezzato. La seconda cosa tramandata dalle passate generazioni è l’accoglienza familiare, un mix perfetto di genuinità e profonda conoscenza della propria clientela.